Cerca nel blog

venerdì 31 ottobre 2014

Halloween, la festa dei santi e la giornata dei morti…

Ragazzi che confusione! 

Oggi è il 31 Ottobre  e nel mondo anglosassone si festeggia Halloween la notte durante la quale il mondo dei vivi incontra quello dei morti. Le modalità di festeggiare questo momento sono ormai entrati anche nelle nostre abitudini grazie agli american movies.  Tanti bimbi  si vestono da fantasmini e mostriciattoli e bussano alle case dei vicini pronunciando la famosa frase “dolcetto o scherzetto?”Gli adulti invece si scatenano in parate carnevalesche notturne….

Una festa assolutamente divertente, ma io non riesco a dimenticare che da bambina mamma e nonna la sera del 31 ottobre lasciavano sul tavolo un patto ricolmo di castagne ed un bicchiere di vino per le anime dei defunti che sarebbero passati da casa. Poi ci si ritirava in camera a riposare per non disturbare queste visite.

Bello pensare che ci sia un filo comune fra le tradizioni anche se si svolgono anzi forse è meglio dire si svolgevano con modalità opposte. Gli anglosassoni con canti e balli ad esorcizzare la paura degli spiriti, da noi invece quasi in attesa rispettosa della visita dello spirito di chi non c’è più.

Domani, una volta sorto il sole si fa festa di Tutti i santi che è anche la festa di tutti i vivi che si riprendono il loro spazio sugli spiriti che si sono scatenati in questa notte misteriosa. 

Ultima tappa del week end più a macabro dell’anno si conclude il 2 Novembre con la giornata dei morti che culmina con la visita nei cimiteri per salutare e ricordare i propri cari.


Che aggiungere? W castagne, zucche, tartufi e tutti i prodotti dell’autunno!!!



sabato 21 giugno 2014

Mosca, Russia

Ci sono posti al mondo che lasciano il segno. Chi abbia mai fatto un viaggio a Mosca mi può capire. Il luogo dove tutto è il contrario di tutto e dove perdersi è facile... imperdibile.
In questa città ho vissuto alcuni mesi lavorando alla stesura della tesi di laurea, facendo del mio meglio per apprendere la lingua e scoprendo ogni giorno quanto fosse difficile, sorprendente e fantastico contemporaneamente trascorrere del tempo in questo luogo.

Giornate di studio alternate a visite di ogni angolo della città, incontrare sulla tua strade tante persone curiose ed affascinanti, scoprire abitudini e stili di vita e mai annoiarsi.
Ci sono tornata diverse volte soprattutto per lavoro ed ogni volta notavo enormi cambiamenti in questa capitale, ma l'emozione è sempre stata la stessa.

Gli odori della città, il caos, la metropolitana, i tram, i visi delle persone con tratti asiatici, mediterranei e slavi, il sapore del pane scuro, delle zuppe, delle barbabietole, della panna acida, dei bliny, della torta di mele, il caviale e la vodka..

Quest'anno ci torno per alcuni giorni insieme alla mia cara amica Anna, all'epoca compagna di studi. Ripercorreremo i nostri passi sulla Mosca di vent'anni fa ed andremo alla scoperta di nuovi quartieri, monumenti e locali. E' un viaggio speciale e non vedo l'ora di partire.


un saluto con questa cartolina a cui stamattina assomiglio e con il pensiero che mi porta a volare libera sulle cupole di San Basiglio


domenica 13 aprile 2014

La Compagna di Viaggio - Parte 1

COME NON SMARRIRLA IN VIAGGIO 

Viaggiare è ormai un obbligo morale per molti, regalarsi almeno qualche giorno lontano dalla propria routine è ormai un atto dovuto a se stessi.

Non importa dove si va, cosa si vuol fare, quanto tempo si decide si star fuori casa, ma un'unica certezza c'è per tutti. Un pezzo della nostra routine quotidiana ce lo portiamo sempre con noi racchiuso dentro alla più fedele delle compagne di viaggio la VALIGIA.

I più easy viaggiano rigorosamente con una sola borsa a mano, chi va in vacanza relax, mare, montagna spesso non ha mai abbastanza spazio nella valigia per farci entrare tutto quel che serve,  c'è chi trasporta articoli speciali come tavole da surf, sacche con mazze da golf. In altre parole il concentrato delle proprie passioni e che spesso corrispondono alle nostre cose migliori.

Quando si viaggia in aereo portando un bagaglio standard da riporre nella stiva dell'aereo dobbiamo necessariamente affidare questa importantissima selezione di nostre cose indispensabili per il viaggio a qualcuno che non sappiamo chi è. La compagnia aerea è la responsabile dei nostri bagagli e ne risponde in caso di danneggiamento o smarrimento.

Ad occuparsi della gestione dei bagagli però sono società che spesso fanno capo ai gestori stessi dell'aeroporto, ma possono essere ditte esterne a tutti gli effetti. Le compagnie aeree, al check in, (= accettazione) si occupano di rendere riconoscibile le valigie applicando un tagliando sulla maniglia sul quale sono riportati il numero del volo in partenza e la destinazione finale. In questo modo, il personale addetto seleziona e smista le valigie caricandole su carrelli appositi con decine di altri bagagli. Altro personale incaricato trasporta i carrelli fino all'aeromobile e da qui, o manualmente o con piccoli nastri trasportatori finalmente le valigie
salgono a bordo. In arrivo a destinazione, seguendo una procedura inversa le nostre valigie  si ripresentano per la raccolta su un nastro trasportatore rotante piuttosto lungo e di forma simile ad "U" attorno al quale ognuno di noi riconosce il proprio bagaglio e se lo riprende. 

Nella stragrande maggioranza dei casi le valigie arrivano in buono stato e noi proseguiamo tranquillamente il nostro viaggio/vacanza.... ma non è sempre così.  

In caso di danneggiamento o smarrimento forse in pochi sanno cosa fare e spesso essendo impreparati si rischia di fare ulteriori danni.

Oggi racconto cosa fare a livello PREVENTIVO, nel prossimo aggiornamento racconterò cosa fare in caso di danno/smarrimento.

1. Scegliere valigie resistenti ma non troppo rigide: quando le valigie vengono impilate una sull'altra a volte possono trovarsi nella parte più bassa e venir "schiacciate"

2. Scegliere valigie impermeabili : si evita di trovare abiti umidi all'interno in caso di pioggia

3. Rendete la valigia identificabile: E' obbligatorio applicare un'etichetta ad ogni collo trasportato indicando nome, cognome ed indirizzo di residenza o domicilio, numero telefonico inclusi prefissi. In caso la vostra valigia abbia un piccolo scomparto dove inserire un foglietto con i vostri dati, non lasciatelo in bianco

4. Rendete la valigia riconoscibile: Le valigie seguono la moda. E' inevitabile, ma se all'arrivo vedete 2-3  valigie come la vostra sul nastro trasportatore fate molta attenzione, potreste ritirare quella di un altro viaggiatore. Consiglio di applicare sempre un piccolo adesivo, mettere un nastro adesivo colorato alla maniglia, scrivete o fate un disegno con un gessetto o date sfogo alla vostra fantasia, oppure fate avvolgere la valigia nella pellicola protettiva.

5. Evitate valigie con forme troppo originali: sono più difficili da collocare in mezzo alle altre

6. Evitate ruote e maniglie "sporgenti" : diventano fragili se impilate con altre valigie

7. Evitate valigie "tutte d'un pezzo":  alcuni piccoli danneggiamenti si possono riparare come ad esempio la perdita di una ruota, ma se perdere la ruota significa perdere un intero angolo dovrete buttare l'intera valigia

8. Quando la valigia supera le dimensioni standard oppure se imbarcate zaini di grandi dimensioni sappiate che possono essere riconsegnati come bagagli speciali 

9. Se scegliete chiusure con cerniere non esagerate con il riempimento, se sotto pressione la cerniera potrebbe cedere

10. Non mettete in valigia oggetti di valore come gioielli, macchine fotografiche, apparecchi elettronici: in caso, alla riapertura della valigia, vi accorgiate che questi oggetti non ci sono più nessuna assicurazione vi rimborserà. 

11. Non mettete in valigia nessun oggetto con forma sospetta (es: pistole ad acqua o simili) la vostra valigia verrebbe ispezionata. Il tempo necessario per questa operazione può anche significare il non imbarco del bagaglio sul vostro aereo

Avete altri accorgimenti? commentate!!!!


sabato 25 gennaio 2014

Vacanze di Carnevale

La tradizione vuole che nel periodo che precede la quaresima cristiana ci sia un momento dell’anno dedicato a fare tutto quello che non si può fare nel resto dell’anno. Tanti gli esempi nella letteratura italiana o straniera che raccontano di questo periodo dal medioevo in poi. Oggi si pensa al Carnevale per le sfilate di carri allegorici dai più goliardici ai più buffi. Ci sono sfilate in tantissime località dai paesini più piccoli alle grandi città. Ci sono anche luoghi in cui le sfilate in costume si svolgono tutto l’anno e gli abiti scelti sono perfette riproduzioni di personaggi resi famosi da film di animazione e non. Mary Poppins sfila vicino a Biancaneve ed i sette nani, a Cenerentola, la Bella Addormentata ed i carri allegorici sono davvero colossali come la cornice che li circonda. La Main Street (Via Principale) di accesso al Parco DisneylandParis è una perfetta riproduzione delle scenografie della vecchia America coloniale con le sue botteghe con vetrine ricche e scintillanti.
La magia di DisneylandParis si fonde in questo periodo dell’anno con la voglia e l’emozione del Carnevale. I bambini restano davvero estasiati nel veder sfilare i propri personaggi preferiti. Quando si parla di vivere una magia non potrei trovare immagine migliore.
Dal 1 al 4 Marzo i nostri bambini sono a riposo dagli impegni scolastici, perché non proporgli un fine settimana a Parigi per vedere queste splendide sfilate e farli divertire in uno dei parchi di divertimento più grandi d’Europa?
Sono disponibili offerte sia per viaggi individuali che per chi preferisce viaggiare in gruppo. Qui sotto la nostra proposta speciale con viaggio in bus e cene.

Per informazioni e prenotazioni 0172-439872 oppure info@tourbante.com

martedì 24 dicembre 2013

Auguri di Buone Feste!

Natale è la festa di una nascita che diventa rinascita ogni anno e non credo sia un caso che questa festa cada nel periodo più freddo dell’anno. Dopo questa data si ricomincia da zero e si cerca di allevare al meglio il proprio pargolo/anno nuovo. Si festeggia a prescindere da come questa creatura potrà crescere e diventare, ma ci si augura sempre che il futuro sia migliore di ieri ed oggi. 
Sia per chi è credente e per chi non lo è in questi giorni si vive in una sorta di momento a sé che per i bambini diventa davvero magico. Per i grandi è il momento degli acquisti ma non tanto per se stessi, quanto per donare ai i propri cari. Ognuno dona qualcosa. Chi passa la giornata dietro ai fornelli a cucinare, chi regala qualche soldino per comprarsi quel che serve, chi magari prepara confezioni spettacolari o ancora chi con le proprie manine ha lavorato a scuola per settimane con i compagni per fare oggetti belli e utili, altri ancora regalano una chiacchierata al telefono con persone più o meno lontane. I presupposti ci sono tutti: durante le festività di fine anno ci si rincuora un po’ delle cose andate storte o di quelle mai iniziate. A fine anno ci si incoraggia tutti reciprocamente in questa atmosfera di gioia e serenità, quello che conta è risvegliarsi nel 2014 pronti a ripartire con una marcia in più. Auguri a tutti!!! 


martedì 19 novembre 2013

Le Croissant tout raplapla

Oggi ho letto una frase con un suono così bello e chiaro che anche se non parlassi il francese, avrei comunque capito il significato.
« Le Croissant tout raplapla »
E così fra un sorriso e l’altro mi sono passate per la mente immagini ricordi e sapori di Parigi. Come nel romanzo fiume “Alla ricerca del tempo perduto” un particolare insignificante mi ha scatenato nella mente una vero e proprio carrello di dolci che ho assaggiato in Francia in particolare a Parigi.
Entrare in una boulangerie  o ancor meglio in una patisserie è come entrare in un museo, nelle vetrine solo pezzi preziosi immersi in aromaterapia di burro, vaniglia, panna e cioccolato. Scegliere dalle vetrine è un’impresa impossibile perché non se ne possono acquistare troppi, tutte le squisitezze, come se fossero fiori delicati vanno mangiati subito o al massimo in giornata. E’ in quel preciso momento che scatta la scelta che non è sempre il linea con i propri gusti personali ma anche a seconda dell’umore della giornata.
Oggi in un rapido flash back ho pensato in  una frazione di secondo a tutti questi:
Il croissant tutto burro, quello che assomiglia solo come forma al cornetto italiano, dorato e tutto a sfoglie che sono leggere all’esterno e morbido all’interno. Non serve avere alcun ripieno perché si scioglie in bocca
Variante con ripieno: qui si può esagerare dalle abituali marmellate o creme fino al ripieno di pasta di mandorla  
Il Pain au chocolat, il preferito da molti. Anche questo burrosissmo e dorato, la sfoglia è più spessa e lievitata. Ha le dimensioni di una carta da gioco ed ha sempre il ripieno al cioccolato che non è mai liquido!
Ile Flottante, letteralmente l’isola galleggiante. E’ un dolce spesso preparato per i bambini e consiste in una crema giallina molto liquida sulla quale si adagia una “barchetta” fatta di neve d’albumi e zucchero, cotta in acqua calda (tecnica simile alle uova in camicia)
Tarte au citron, questa crostata abbina la pasta frolla esterna ad un ripieno fatto di crema di limone di consistenza morbida ad una copertura di riccioli di neve d’albumi. La crostata viene passata in forno a gratinare per “bruciacchiare” le cime dei riccioli che appaiono leggermente dorati
Creme brulée, simile alla crema catalana, dolce che viene servito in coppette di coccio piuttosto basse e composta da una crema morbida e fredda con un vero e proprio coperchio di zucchero caramellato ancora caldo. Stupendo il crok che fa il caramello quando si spezza con il cucchiaino (vedi anche film: Il meraviglioso mondo di Amelie)
E poi ancora la rondella con crema ed uvetta,  lo strudel di mele a forma di triangolo, il Flan Patissier, ecc. ecc. ecc.

Dimenticavo… il croissant raplapla… è un dolcetto sgualcito… rugoso… appassito che nulla ha a che vedere con il croissant vero e stupendo. Quindi visto che bisogna stare attenti ad evitar delusioni, meglio sarebbe scegliere con cura anche la pasticceria… ma questo è un altro discorso……


giovedì 14 novembre 2013

Cupole stellate in Russia

Fin da bambina ho contemplato la foto di San Basilio a Mosca e ne ho imparato ogni più piccolo dettaglio. E’ l’edificio che amo più fra tutti quelli che ho visto o sognato di vedere. Quando da grande sono stata la prima volta in Piazza Rossa, era il 1993, mi sono stupita che la coda lunghissima sulla piazza non fosse dedicata alla chiesa che appariva quasi minuscola sul fondo della piazza, bensì al Mausoleo di Lenin. 
Le chiese ortodosse hanno tratti simili fra loro e con l’occhio di bambina e senza conoscerne il vero significato ho iniziato a sfogliare foto e foto di cupole grandi e piccole, luccicanti o colorate. 
In particolare le cupole a forma di cipolla, azzurre con le stelle dorate mi hanno sempre fatto pensare allo specchio del cielo al contrario di chiese in Italia il cui soffitto, come ad esempio nel Duomo di Alba (CN), rappresenta la volta celeste. Esternazione anziché introspezione, spazi aperti contro spazi chiusi.
La realtà è diversa da come l’avevo dipinta nella mia mente, visto che nulla è mai lasciato al caso nella costruzione di una chiesa ortodossa.  Questa racconta una storia già dal suo esterno perché ogni dettaglio richiama un preciso messaggio. Le cupole si possono distinguere per numero, colore e forma. Quando la cupola è una sola simbolizza Dio; se le cupole sono tre, la Santa Trinità; se cinque, Cristo affiancato dai quattro evangelisti; se sette, i sette sacramenti della Chiesa; se nove, gli ordini angelici; se tredici, Cristo e i dodici apostoli. Il numero di cupole può arrivare fino a trentatré, secondo il numero degli anni della vita terrena di Cristo.
Anche la forma delle cupole si riaggancia a una precisa simbologia. Quelle che assomigliano ad un elmo fanno riferimento alla battaglia, alla lotta spirituale portata dalla Chiesa contro le forze del male e delle tenebre; la forma a cipolla richiama invece la fiamma di una candela, preghiera incessante rivolta a Dio.
Per quanto riguarda i colori, l’oro simboleggia la gloria celeste infatti i templi più importanti e quelli dedicati a Cristo e alle dodici feste principali della sua vita hanno le cupole dorate. Le cupole azzurre con stelle coronano i templi dedicati alla Vergine Maria, perché la stella rammenta la nascita di Cristo dalla Vergine. I templi dedicati alla Santissima Trinità hanno le cupole pitturate in verde, perché questo è il colore dello Spirito Santo. Invece i templi dedicati ai santi, sono coronati dalle cupole di colore verde o argento.


La foto che allego è della cattedrale dell'Assunzione situata presso il Monastero della Trinità di San Sergio che oltre ad essere un importantissimo centro spirituale del Mondo Ortodosso, fa anche parte del patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Le cupole azzurre stellate sono fra le più belle che abbia mai visto.